Il cambio è stato profondo, da fuori a dentro per tutti sul pianeta.
Il virus ha forzato le distanze, stravolto opinioni e rafforzato ideologie.
Come è naturale gli opposti si sono espressi come da 100 anni non si vedeva.
Se la essenza dello Yoga resta immutata e, come un loto, si erge sulle acque del vivere, cosi' la pratica dello stesso Yoga si è invece trasformata in una azione guidata virtualmente: nel Samadhi online.
Può sembrare uno scherzo, una beffa, un falso d' autore ma che ci piaccia o meno, è stato ed è un mezzo abile per crescere e praticare Yoga.
"AYA ATMAN BRAHAMAN / QUESTO STESSO ESISTERE E' L ESSERE SUPREMO" cosi dichiarano le Upanishad...quindi anche nel web possiamo cercare noi stessi ed incontriamo lo Yoga nuovamente.
Troviamo comunque ciò che cerchiamo.
Non senza polemiche la questione delle pratiche on line è esplosa durante il lock down e continua verso lo stabile futuro di una nuova coscienza.
Senza dubbio la pratica ha bisogno di una guida esperta e presenziale, solo cosi' l' insegnante può seguire e correggere nei dettagli il percorso del yogin. E senza dubbio, un veterano può seguire una pratica di un Maestro esperto; mentre, con qualche ostacolo in più, un neo praticante può sempre avvicinarsi all' Ascolto che comunque può fare suo.
Pur mancando dello spirito di gruppo tradizionale ora trasformato in sensazione e percezione virtuale, pur assente la presenza fisica dell' insegnante che comunque entra nelle case e nei cuori della comunità dei praticanti, lo spirito delle Asana riesce a far lavorare chi è davanti allo schermo con l' audio connesso.
Si attiva chiunque stia sinceramente ascoltando la voce guida e, sopratutto, se stesso.
Tutto questo da vita ad un Tapas di nuova espressione, contemporaneo, che pur offre risultati e raggiungimenti di crescita personale nei più diversi livelli.
Cosi' passata la primavera e la luna estiva, con la venuta dell' autunno riprendiamo la nostra pratica anche in rete, pure on line.
Quindi, senza lasciare le pratiche presenziali in sicurezza, ci affidiamo anche al pilota del volo a vista, che ben osserva e più che mai ascolta...ascolta se stesso.
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